Descrizione
“In una società declinata al maschile, in origine vi era la Dea.”
In principio vi era un grembo femminino, sacro e numinoso da cui nacquero il mondo, le stelle e l’umanità.
Millenni prima dei monoteismi patriarcali, nel cuore del Paleolitico
scaturì un culto intriso di spiritualità e sciamanesimo che univa le
donne e gli uomini, dalla Siberia fino alle terre oltreoceano. Era il culto ancestrale della Dea che creava, dava la vita e la morte.
La Dea si manifestava tramite la natura, dava ordine e motivazione
all’esistenza: era percepita come un’essenza immanente al mondo, senza
tempo, senza volto.
In Lei si realizzava l’eterno ciclo magico di “vita-morte-rinascita” che aveva il suo corrispettivo umano nella donna.
Nelle società preistoriche, meno gerarchizzate e più egualitarie, la
donna, sciamana, guaritrice e sacerdotessa, era la manifestazione
terrena della Grande Dea, onnisciente e misteriosa. Dagli albori della
civiltà umana, attraverso miti, tradizioni e testimonianze archeologiche
si tramanda l’antichissimo culto che tuttora strabilia nella sua multiformità:
le splendide pitture rupestri delle grotte paleolitiche, le Veneri
steatopigie, le dee egizie e indiane, le sacerdotesse di Cnosso o i
templi megalitici di Malta e delle Sardegna.
Queste sono le mille voci del Femminino sacro, il culto nato prima di Dio.
Il retaggio spirituale di questo culto si è tramandato nei millenni,
tra culture e luoghi distanti sia nel tempo sia geograficamente, senza
perdere il suo significato originale.
Esplorare questo tema significa avventurarsi coraggiosamente in una
narrazione antica e suggestiva che può condurci a rivelare una
sensibilità spirituale inattesa e profonda. Lo scenario emerso dalle
ricerche più recenti ci sprona a rileggere e rivalutare tutte le nostre
certezze sullo sviluppo antropologico dei nostri avi.
Con questo libro scoprirai:
-
che il Femminino Sacro ha origini preistoriche ed è raccontato dalle Veneri del Paleolitico e alle pitture rupestri
-
che da Cibele ad Afrodite molti sono gli attributi, i simboli e i nomi con cui si venerava la dea unica e primordiale
-
come lo spirito della dea madre ancestrale fosse già presente prima che si sviluppasse il concetto stesso di divinità
… E molto altro ancora.