Descrizione

Un libro dedicato all’arte del sognare, che illustra le tecniche utili per divenire un viaggiatore onirico e spiega segreti e trappole nascosti nei sogni ricorrenti, nelle esperienze fuori dal corpo, nei sogni lucidi, nel rapporto con entità ed esseri incorporei.

Il lavoro interiore non avviene solo in stato di veglia di giorno, ma è un cammino incessante che può avere nella notte e nel sogno degli amici straordinari.

Il sogno è un varco per entrare in altri mondi e scoprire cose di sé che durante la veglia non riescono a emergere alla coscienza: padroneggiarne i segreti si rivela quindi uno strumento d’indagine interiore di inestimabile valore.

In questa nuova edizione di “Il Senso del Sogno”, arricchita da appendici di approfondimento sui sogni premonitori e le obe, Umberto Di Grazia ti offre i risultati delle sue ricerche e la sua profonda esperienza nell’arte di sognare, illustrandoti le tecniche utili per diventare un viaggiatore onirico e spiegandoti segreti e trappole nascosti nei sogni ricorrenti, nelle esperienze fuori dal corpo, nei sogni lucidi, nel rapporto con entità ed esseri incorporei.

Lungi dall’abbandonarti passivamente al sonno e così rinunciare al grande potenziale insito nei sogni, troverai tra queste pagine preziosi spunti teorici e pratici per i tuoi viaggi onirici, in grado altresì di illuminare alcune zone d’ombra legate al rapporto tra i sogni, l’erotismo e la morte e dunque arricchire i risultati della propria ricerca interiore.

I sogni sono pilotabili? Puoi ricordare i messaggi che ti vengono dal profondo? Puoi instaurare un dialogo sempre più chiaro con i soggetti del sogno, e che sia utile per la tua crescita? Certamente sì.

All’inizio devi fare tuo – totalmente! – il concetto che sei vivo ventiquattro ore su ventiquattro e che sogni sempre, ogni notte. Dentro di te, infatti, alberga un amico che aspetta di essere contattato, ma di cui spesso non ti curi. Al contrario, questo qualcosa – o questo qualcuno – viene bersagliato dai detriti delle tue emozioni negative.

“…Per la logica la realtà superiore è inafferrabile, eppure è presente in tutto. La discesa del sonno deve dunque essere graduale, dolce, e perché avvenga senza traumi è opportuno compiere degli esercizi specifici. Nel sonno, infatti, le nostre potenzialità altre prendono possesso del nostro corpo e del nostro essere al fine di sanarli e aiutarli a riprendere il cammino, ma ciò può avvenire solo se la nostra mente è in grado di sospendere il lavoro della logica e, al contempo, di rimanere attiva, lucida, attenta.

Il lavoro consapevole non è mai un abbandonarsi sciocco e cieco, piuttosto è come scivolare delicatamente ma senza mai perdere il controllo. Solo grazie all’attenzione può avvenire un’autentica trasformazione.”