Fumigazioni: Salvia Bianca vs Palo Santo
In molti ci chiedete la differenza tra le fumigazioni con lo smudge di salvia bianca e il legno di palo santo e vi svelo un segreto: la differenza c’è e non c’è.
Spiego meglio: sono entrambi due validissimi metodi di purificazione – appartenenti a due differenti tradizioni del continente americano – che vanno a scaricare, pulire e rigenerare gli ambienti, i cristalli e il nostro campo aurico. Nel mondo sciamanico e dei curanderos, l’atto di bruciare queste piante sacre è un rituale volto a richiamare uno stato di coscienza non ordinario che permette di viaggiare nelle diverse dimensioni e quindi di “mediare” tra di esse, scacciando spiriti maligni, energie negative e malattie e ricreando una sorta di equilibrio energetico perduto a causa della frequenza alterata e non più in armonia. Entrambe le piante svolgono grande azione purificante, perciò la scelta dell’uno o dell’altra è personale, legata all’odore della pianta, la sua praticità e probabilmente anche dalle nostre personali impronte karmiche. Vediamo di seguito le proprietà e benefici di entrambe queste sacre piante.
Smudge di Salvia Bianca:
La Salvia bianca, o salvia femminile, è di tradizione nord americana, legata ai popoli dei Nativi Americani che ancora oggi utilizzano questo metododella loro tradizione sciamanica per le cerimonie e rituali di purificazione. Tra i nativi lo smudging è conosciuto anche come “il Sacro fumo della Ciotola di Benedizione” ed ha anche un profondo significato simbolico: il fumo ascende verso il Cielo ed è capace di portare al Grande Spirito le preghiere e gli intenti degli umani.
E’ credenza comune che la salvia bianca liberi gli spazi e i campi aurici da qualsiasi presenza ed energia maligna, questo potere è rilasciato bruciando lo smudge, la pianta essiccata raggruppata in fasci di foglie e bacchetti con un filo. Questo metodo di purificazione è valido anche per i cristalli e la salvia (ma anche il cedro) si presta a questo scopo per via della sua facoltà di rilasciare nell’ambiente elementi in grado di dissolvere le energie assorbite dal cristallo. Tradizionalmente venivano utilizzate in singergia la salvia (sage) e l’erba dolce (sweetgrass): la salvia ha un grande potere purificatore spazzando via energie ed influenze negative e la sweetgrass ha invece il potere di attrarre energia positiva, benedire e portare nuova armonia nell’ambiente purificato.
Legno di Palo Santo:
Il Palo Santo, letteralmente ‘Albero Santo’, è l’appellativo che i nativi Sud Americani hanno dato a diverse piante che presentavano e presentano tutt’ora caratteristiche benefiche a livello emotivo, psichico e fisico. Viene ricavato da un albero che cresce solo in determinate zone del Sud America: nelle coste pacifiche dell’Ecuador oppure nella foresta pluviale amazonica al confine tra Ecuador e Perù. Il legno di Palo Santo non viene tagliato da alberi vivi, ma raccolto da terra in seguito ad una maturazione sul terreno di diversi anni, almeno 5, necessari per stabilizzare l’olio essenziale che origina la caratterizzante aroma. Il profumo intenso dei legnetti è la garanzia del fatto che gli alberi non sono stati tagliati, infatti nel caso in cui non avvenga totalmente il processo di morte naturale e maturazione a terra, il legno non profumerà.
Ed è proprio la naturalità di tutto il processo che rende la vibrazione del Palo Santo così particolare ed efficace, questo albero infatti realizza quello che è l’equilibrio auspicato nella cosmo visione andina: l’essere umano non interviene sulla natura e non la assoggetta in nessun modo, attendendone tempi e modi e la natura, lasciata libera di esprimere sé stessa, si occupa poi dell’essere umano offrendo sostegno. E’ utilizzato ai curanderos in modo rituale per fumigazioni e purificazioni e, in alcune zone, anche in tisana per alleviare i sintomi da raffreddamento. La magia del Palo Santo risiede nella sua vibrazione energetica pura e cristallina e in grado di alleggerire pesantezze energetiche sia nell’ambiente che nei cristalli che nelle persone.